Verso il futuro o fermi al passato? A colloquio con i grandi della ricerca e della clinica delle dipendenze
Mese: Dicembre
Anno: 2019
Volume: 9
Numero: 36
Pagine: 64
Prezzo: € 25,00
Fascicolo di 64 pagine in formato cartaceo
Gian Luigi Gessa
Io non penso che si debbano
togliere tutti i soldi al law
enforcement; ritengo anzi sia
veramente importante continuare
a mantenere le droghe illegali
e, mantenendo i divieti, agire
sullo spaccio e sul contrabbando;
tuttavia, la divisione dei fondi non
dovrebbe corrispondere al 65 e
35%, ma almeno al 50 e 50%.
A colloquio con Herbert D Kleber (1994)
AA.VV.
Abbiamo scoperto che la
cocaina causa attacchi di panico
e che il suo uso è collegato a
numerosi problemi di salute:
dentali, di insonnia, di appetito,
di sanguinamento, respiratori,
cardiaci. Tutto ciò adesso, nel
1993, è ovvio, ma noi - per
essere in grado di dirlo -
abbiamo parlato con migliaia
di consumatori di cocaina e ne
abbiamo studiato centinaia.
A colloquio con Mark S Gold (1994)
AA.VV.
Nel caso dell’eroina e della cocaina
il progetto pilota nazionale tenta
di sperimentare la prescrizione
medica, integrata in un sistema di
cura complessivo e attentamente
valutata per i suoi effetti principali
e collaterali. Tale sperimentazione
è stata pianificata allo scopo
di basare su un’esperienza ben
controllata future decisioni
sulla somministrazione legale
(attraverso la prescrizione medica).
A colloquio con Ambros Uchtenhagen (1994)
AA.VV.
Penso che la causa della
tossicodipendenza sia genetica
e ambientale e che chiunque
sia suscettibile di tossicomania,
ma alcuni lo sono più di
altri. Tendiamo a vedere la
tossicomania come qualsiasi
altra malattia che ha componenti
comportamentali.
A colloquio con David E Smith (1994)
AA.VV.
Combatto persino
l’identificazione tra
tossicodipendente e giovane.
È molto elevato il numero
dei tossicodipendenti o dei
consumatori abituali non più
giovani, che hanno un rapporto
con le sostanza da 15/20 anni e
che oggi hanno 40/45 anni.
A colloquio con Luigi Manconi (1995)
AA.VV.
Fondamentalmente è il paziente
complicato quello a cui giova di
più il fatto che tutta l’assistenza
necessaria venga erogata nello
stesso posto. Il più calzante
esempio di complicanza potrebbe
essere il disturbo psichiatrico.
A colloquio con Steven L Batki (1995)
AA.VV.
Due eventi hanno contribuito
ad aumentare il peso della
psichiatria nel campo della
tossicodipendenza: il primo è
rappresentato dallo sviluppo
di strumenti diagnostici
strutturati, che hanno consentito
la formulazione di diagnosi
più accurate, e nel caso dei
tossicodipendenti l’identificazione
dei disturbi psichiatrici
concomitanti; il secondo
corrisponde alla rivoluzione
psicofarmacologica, e a quella
psicoterapica.
A colloquio con Bruce J Rounsaville (1996)
AA.VV.
Ciò che in primo luogo colpisce
un medico è la presenza di un
comune denominatore. Quando
uno stato di sofferenza interessa
persone di differenti condizioni
sociali, di differente età, diciamo
la febbre per esempio, allora si
comincia a sospettare che alla
base ci sia una malattia.
A colloquio con Vincent Dole (1997)
AA.VV.
Noi pensiamo che se con una
buona organizzazione nazionale
siamo riusciti a fare sentire
la nostra voce sulla cattiva
politica degli Stati Uniti, con una
organizzazione internazionale
possiamo ottenere grandi cose.
Nel breve periodo è importante
che tutti i programmi di
mantenimento con metadone
si conoscano, si scambino
esperienze e informazioni.
A colloquio con Mark Parrino (1997)
AA.VV.
Sostanze come la cocaina
sono degli agenti gratificanti
talmente potenti che, in assenza
di farmaci, ritengo sia molto
difficile promuovere un periodo
di astensione dall’uso sufficiente
ad imparare come evitare la
ricaduta.
A colloquio con Marian W Fischman (1998)
AA.VV.
Possiamo dire che in qualche
modo la buprenorfina associa i
vantaggi del metadone a quelli
del naltrexone. È probabile che sia
utilizzabile per quella popolazione
di pazienti meno dipendenti
fisicamente rispetto a quelli che
si avvantaggiano del trattamento
con metadone.
A colloquio con Walter Ling (1999)
AA.VV.
Io non penso che la maggior parte
dei pazienti, indipendentemente
dal fatto che si tratti di dipendenza
da alcol, eroina o cocaina, abbia
bisogno di una psicoterapia. È
chiaro che almeno il 60-70%
va bene col counseling, e fra
questi includo anche pazienti di
basso livello socioeconomico con
problemi gravi.
A colloquio con Thomas A McLellan (1999)
AA.VV.
La maggior parte degli
interventi nel trattamento
dell’alcolismo, negli Stati Uniti,
è di tipo ambulatoriale. Questo
rappresenta un cambiamento non
irrilevante rispetto al passato, e
riflette sia l’esigenza di controllare
i costi del sistema sanitario, sia
una crescente consapevolezza che
la maggior parte degli alcolisti
presenta risultati altrettanto
buoni sia con un approccio
ambulatoriale che residenziale.
A colloquio con John Allen (2000)
AA.VV.
Non sono convinto che i benefici
terapeutici della canapa possano
sempre essere separati dai suoi
effetti psicoattivi. Non credo
neanche che ciò sia desiderabile.
A colloquio con Lester Grinspoon (2007)
AA.VV.
Pagine della SITD
SITD
AA.VV.
Immagine della copertina
Il sonno della ragione genera mostri, 1797-1799. Acquaforte e acquatinta, Francisco Goya (1746-1828), Madrid (Spagna) Biblioteca Nacional de España