Disfunzioni sessuali nelle donne in trattamento di mantenimento con oppioidi. Risultati da un ampio studio multicentrico condotto nei SerD del Nord-Est italiano
Anna Franceschini
UO SerD Nord, Treviso
Azienda ULSS2, Marca Trevigiana
Lorenzo Zamboni
UO Medicina delle Dipendenze
AOUI Verona
Fabio Lugoboni
UO Medicina delle Dipendenze
AOUI Verona
Antonio Veronese
King’s College, London, UK
GICS
GICS, Gruppo InterSerD
di Collaborazione Scientifica
Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
Il presente studio ha l’obbiettivo di valutare l’impatto della terapia di mantenimento con oppioidi (OMT) nelle donne e la sua correlazione con la salute sessuale e la qualità della vita. Sono state reclutate donne volontarie in OMT da almeno tre mesi e sono stati raccolti dati epidemiologici e relativi alla loro anamnesi tossicologica; sono stati somministrati due questionari di autovalutazione. Lo studio ha coinvolto 258 donne in OMT, in età compresa fra i 18 e i 61 anni, afferenti a 20 SerD del Nord-Est italiano. La presenza di disfunzioni sessuali (DS) è stata valutata utilizzando la Arizona Sexual Experience Scale (ASEX); i 20 item del General Health Questionnaire (GHQ-12) sono stati usati per valutare la salute mentale delle partecipanti. Il 56,6% delle donne in terapia con metadone (MTD) o buprenorfina (BUP) ha presentato DS; la maggioranza dei soggetti con DS è risultata avere una inferiore qualità nelle relazioni affettive e una peggiore salute mentale rispetto alla media. Il gruppo trattato con MTD è risultato avere maggiori disturbi dell’eccitazione, con un effect size medio (Cramer’s V=.286). Si è rilevata correlazione fra peggiore salute mentale e più alte dosi di MTD, ma solo nelle donne con DS. Benché i risultati non siano statisticamente significativi si è rilevata inoltre la tendenza ad avere maggiori disagio psichico e uso di sostanze psicoattive in donne con DS, ma non in quelle con un buon funzionamento sessuale.
Possiamo concludere che all’interno dei Servizi che trattano i disturbi da uso di sostanze (DUS), è necessario implementare una prospettiva genere-specifica che tenga conto delle differenze fra i due generi che influenzano il decorso dei DUS e la risposta ai trattamenti. E in questo va posta attenzione particolare alla salute sessuale, poiché la sua assenza può determinare nelle donne una minore qualità di vita ed avere influenza negativa sulla ritenzione in trattamento e sul processo di recovery.