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Programmi mindfulness-based per il trattamento del disturbo da uso di sostanze: una revisione sistematica dei trattamenti manualizzati


Department of Psychology University of New Mexico Albuquerque, USA

Center on Alcohol, Substance use, and Addictions (CASAA) University of New Mexico Albuquerque, USA

Department of Psychology University of New Mexico Albuquerque, USA Center on Alcohol, Substance use, and Addictions (CASAA) University of New Mexico Albuquerque, USA

Department of Psychology University of New Mexico Albuquerque, USA Center on Alcohol, Substance use, and Addictions (CASAA) University of New Mexico Albuquerque, USA

Traduzione a cura di: Martina Berni

Articolo di 34 pagine in formato digitale pdf

Background: i disturbi causati dall’uso di sostanze e le ricadute dopo il trattamento sono molto frequenti. Ciò sottolinea la necessità di trattamenti efficaci che aiutino le persone a mantenere l’astensione a lungo termine. Un’opzione terapeutica per promuovere il cambiamento delle abitudini sanitarie nel lungo periodo, diventata celebre negli ultimi anni, è rappresentata dai Mindfulness-Based Interventions (MBI) anche nell’ambito del trattamento dei disturbi da uso di sostanze. Lo scopo di questo articolo è aggiornare una revisione sistematica condotta da Li e colleghi nel 2017 sui risultati di studi randomizzati e controllati sugli MBI per i disturbi da uso di sostanze. Inoltre, viene presentata un’analisi dei protocolli MBI più utilizzati.

Metodi: è stata condotta una ricerca bibliografica completa sui database PubMed, PsycINFO e Web of Science da gennaio 2016 ad aprile 2020. Gli studi sono stati inclusi in base ai seguenti criteri: 1) analisi degli effetti di un MBI; 2) utilizzo di un disegno di RCT con misurazioni ripetute, incluse le analisi secondarie dei dati degli RCT; 3) arruolamento di partecipanti che richiedevano un trattamento per disturbi da uso di sostanze.

Risultati: la ricerca ha identificato 902 pubblicazioni e 30 studi idonei all’inclusione e all‘estrapolazione dei dati. Gli MBI sembrano essere efficaci tanto quanto i trattamenti evidence-based per i disturbi da uso di sostanze nel ridurre la frequenza e la quantità di consumo di alcol e droghe, i problemi legati alle sostanze e il craving e nell’aumentare il tasso di astensione.

Conclusioni: gli orientamenti futuri prevedono ulteriori studi randomizzati e controllati su larga scala, lo studio dei setting e dei protocolli più adatti, l’analisi delle popolazioni di pazienti che potrebbero trarre maggiori benefici dagli MBI e la ricerca sulla loro diffusione e implementazione.