Viene proposta un’analisi che si basa sull’osservazione dalla diffusione di pratiche che, sia attraverso l’uso di sostanze psicoattive sia in assenza di tali assunzioni, sono finalizzate a creare delle alterazioni dello stato di coscienza alle quali corrisponde un funzionamento mentale di tipo dissociativo. Questa condizione è stata prevalentemente interpretata come un funzionamento psichico patologico. Nel presente lavoro tali processi vengono analizzati rispetto ad un diverso ruolo che possono rivestire nell’economia psichica del soggetto e, in particolare, in relazione all’interazione con le funzioni di controllo e al significato che possono assumere nel funzionamento normale e nell’evoluzione dell’individuo. Viene infine proposta l’opportunità di sviluppare degli studi comparativi per verificare tali punti di vista anche se la complessità di un adeguato impianto sperimentale rende tale ipotesi particolarmente difficoltosa.
