Gli sviluppi delle neuroscienze avanzano interrogativi finora inediti sul grado di libertà e di responsabilità degli umani per le loro decisioni. L’articolo analizza le conseguenze e i possibili effetti di un approccio determinista piuttosto che di uno compatibilista, verso l'esistenza del libero arbitrio, nel campo delle terapie della dipendenza da sostanze o comportamentali, mettendo in evidenza il valore della contingenza come chiave per comprendere ed interpretare le terapie, a prescindere dal tipo di approccio neuroetico adottato.