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Il cittadino straniero nella prospettiva del DPR 309/1990 (Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti): una storia di ostinata criminalizzazione


Avvocato Firenze

Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
L’ingresso in Italia del cittadino straniero è subordinato al rilascio di un’autorizzazione temporanea (visto d’ingresso) recante la specifica ragione per la quale è autorizzato ad entrare, momento a partire dal quale questi soggiace alle disposizioni previste dal Dlgs 286/1998, ispirate dal dogma della sicurezza costruito sulla presunta pericolosità di chi giunge da un paese terzo, dettate per regolarne il soggiorno sul territorio. I tentativi di superare l’impianto burocratizzato e vischioso (dato dalla continua sovrapposizione di fonti e prassi interpretative delle norme a presidio della materia) di questa disciplina per tendere verso soluzioni ispirate al pragmatismo e all’efficienza sono, fin qui, naufragati.