Metossietamina: una nuova droga dissociativa con potenti effetti farmacologici
Mary Tresa Zanda
Dipartimento Scienze Biomediche
Sezione Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
Liana Fattore
CNR Istituto di Neuroscienze
Sezione di Cagliari
Università di Cagliari
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
La metossietamina (MXE) è una nuova sostanza psicoattiva che negli ultimi anni ha avuto una larga diffusione a livello globale. Proposta sul mercato come analogo della ketamina, viene pubblicizzata come “più sicura” della ketamina in quanto considerata priva di effetti tossici a livello renale e vescicale. Viene assunta per le sue proprietà ricreazionali quali euforia, empatia e aumento della socialità, ma al pari delle altre nuove sostanze psicoattive anche la MXE non è scevra da indesiderati effetti collaterali cerebrali e simpaticomimetici. La MXE è attualmente inserita nella Tabella I delle sostanze stupefacenti, e il suo utilizzo in Italia è quindi perseguibile per legge. Ad oggi, in Italia sono stati riportati 14 casi di intossicazione non fatale da MXE, 12 dei quali confermati analiticamente. Le informazioni attualmente a disposizione circa gli effetti farmacologici della MXE sono davvero esigue, e per la maggior parte dedotte in base alla sua somiglianza strutturale con la ketamina. Studi in vitro hanno dimostrato che la MXE può agire come (i) antagonista non competitivo sul recettore glutammatergico N-metil-D-aspartato (NMDA), (ii) inibitore della ricaptazione della dopamina, e (iii) agonista dei recettori serotoninergici (5HT2) e colinergici (muscarinici). Sulla base della sua somiglianza strutturale con la ketamina, è stato ipotizzato un effetto antidepressivo rapido della MXE, mentre studi sul ratto hanno rivelato che la MXE è capace non solo di indurre importanti effetti comportamentali quali alterazioni motorie, cognitive ed emozionali, ma anche effetti di rinforzo positivo. Data la sua facile reperibilità sul mercato online e la crescente diffusione tra giovani utilizzatori ignari della sua tossicità e dei potenti effetti psicotropi, è auspicabile caratterizzare quanto prima gli effetti centrali e periferici della MXE per ridurre la sua popolarità e far fronte al crescente numero di intossicazioni acute riportate in seguito al suo utilizzo.