La valutazione e la gestione dei rischi per la salute individuale e collettiva associati alla diffusione e al consumo delle nuove sostanze psicoattive
Luca Zamengo
Laboratorio di Igiene Ambientale e
Tossicologia Forense
Dipartimento di Prevenzione
ULSS12 Veneziana - Regione Veneto
Giampietro Frison
Laboratorio di Igiene Ambientale e
Tossicologia Forense
Dipartimento di Prevenzione
ULSS12 Veneziana - Regione Veneto
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
Con nuove sostanze psicoattive (NSP) si identifica un ormai ampio insieme di sostanze ad azione psicotropa, non tutte ancora caratterizzate chimicamente e/o sottoposte a controllo normativo, la cui assunzione può presentare rilevanti rischi per la salute pubblica, dovuti per esempio alla grande variabilità nella concentrazione dei principi attivi, alla discrepanza tra principi attivi dichiarati e realmente contenuti nei prodotti commercializzati, e alla presenza di molteplici principi attivi in singoli prodotti. La valutazione e la gestione dei rischi, per la salute individuale e collettiva, associati alla diffusione e al consumo di queste sostanze, rappresentano pertanto aspetti di rilevante criticità. I rischi associati alle NSP possono essere gestiti attraverso la riduzione dei “pericoli” e il contenimento della “esposizione”. In particolare, i primi possono essere ridotti diminuendo la “qualità” delle sostanze circolanti. A tal fine sarà necessario potenziare l’azione delle organizzazioni sanitarie, come i laboratori di tossicologia clinica e forense chiamati alla rapida identificazione delle sostanze sia su campioni biologici che materiali sequestrati, o come i reparti delle strutture ospedaliere chiamate al necessario e continuo aggiornamento sugli aspetti farmacologici e clinici delle NSP per migliorare il trattamento terapeutico dei consumatori. A questi interventi dovranno essere associate politiche internazionali di prevenzione, che mirino a sviluppare una consapevolezza maggiore nei potenziali consumatori e politiche innovative maggiormente finalizzate al controllo legislativo sulla base degli “effetti”, piuttosto che sulla “identità” chimica delle singole sostanze. Dall’altro, l‘esposizione potrà essere contenuta limitando la quantità di sostanze liberamente circolanti, mediante l’implementazione dell’azione delle forze dell’ordine, nel contrasto delle organizzazioni clandestine impegnate nella produzione, nel traffico, e nella distribuzione di NSP, facendo prima di tutto emergere un fenomeno probabilmente ancora per lo più sommerso.