Come trattare le psicosi indotte dalle nuove sostanze psicoattive? Analisi di report online e letteratura scientifica sull’uso di olanzapina
Giuseppe Valeriani
Dipartimento di
Neurologia e Psichiatria
Sapienza Università di Roma
Department of Psychiatry
Sahlgrenska University Hospital
Gothenburg, Sweden
3Dipartimento di Scienze
Francesco Saverio Bersani
Dipartimento di
Neurologia e Psichiatria
Sapienza Università di Roma
Dipartimento di Scienze e
Biotecnologie Medico-Chirurgiche
Sapienza Università di Roma
School of Life and
Medical Sciences
University of Hertfordshire
Hertfordshire, UK
Ornella Corazza
Dipartimento di Scienze e
Biotecnologie Medico-Chirurgiche
Sapienza Università di Roma
Giuseppe Bersani
School of Life and
Medical Sciences
University of Hertfordshire
Hertfordshire, UK
Fabrizio Schifano
Dipartimento di Scienze e
Biotecnologie Medico-Chirurgiche
Sapienza Università di Roma
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
Il crescente ed emergente fenomeno delle nuove sostanze psicoattive (NPS) e i rischi ad esse correlati di sintomi psicotici indotti rappresenta una nuova sfida in campo psicofarmacologico. La frequenze condivisione delle esperienze associate all’uso delle NPS sui forum online, insieme al facile accesso ad una vasta gamma di farmaci psicotropi nelle farmacie online così come negli street market facilita la tendenza degli stessi assuntori ad strategie di auto-medicamento degli esiti psicotici delle NPS. In particolare, diversi report online indicano la frequente auto-prescrizione di olanzapina nel fronteggiare i disturbi psicotici NPS-correlati. Obiettivo di questo articolo è appronfondire le caratteristiche di questo fenomeno.
Nel periodo tra dicembre 2014 e dicembre 2015 sono stati monitorati 163 forum/gruppi di discussione online su siti specializzati in quattro lingue diverse (Inglese, Tedesco, Spagnolo e Italiano). Inoltre, sono stati presi in rassegna dati scientifici presenti su Medline, PsychInfo and PubMed.
Olanzapina è risultato l’antipsicotico più frequentemente auto-somministrato nella gestione delle manifestazioni psicotiche acute indotte dalle NPS. Nella maggior parte dei casi, l’auto-somministrazione è per pochi giorni, meno di una settimana, e i dosaggi possono arrivare anche fino a 50 mg/die.
Solo limitate ricerche cliniche hanno studiato approfonditamente l’efficacia di olanzapina e di altri antipsicotici di seconda generazione nel trattamento dei disturbi psicotici indotti da NPS. L’uso di olanzapina è qui indicato da una serie di report online su siti “pro drug” come farmaco in grado di terminare le manifestazioni psicotiche acute NPS-correlate. Si auspica un approfondimento circa l’efficacia di olanzapina e altri antipsicotici nel fronteggiare tali condizioni psicopatologiche, così come una maggiore conoscenza dei rischi correlati alla auto-prescrizione di questi farmaci.