Insonnia nell’anziano e dipendenza da benzodiazepine
Vincenza Spera
Ospedale Psichiatrico
Organizzazione Socio-psichiatrica
Mendrisio, Svizzera
Manuel Glauco Carbone
Divisione di Psichiatria
Dipartimento di Medicina e Chirurgia
Università dell’Insubria
Gruppo di Ricerca “VP Dole”
Istituto di Scienze del Comportamento
“De Lisio”, Pisa
Saint Camillus International
University of Health Sciences, Rome
Articolo di 9 pagine in formato digitale pdf
La letteratura scientifica ha ampiamente dimostrato come la presenza di disturbi del sonno, tra cui l’insonnia, eserciti un impatto negativo sul benessere psicofisico dell’individuo, configurandosi come un fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione di diverse patologie. La popolazione geriatrica affetta da disturbi del sonno presenta una mortalità precoce e un incrementato rischio di suicidio. L’influenza negativa dei disturbi del sonno sulla salute degli anziani è stata confermata da studi longitudinali che hanno evidenziato come, a parità di altri fattori confondenti (età, sesso, comorbidità, abitudini di vita), la presenza di insonnia o altri disturbi del sonno si associ a un rischio significativamente maggiore di morte prematura. In altre parole, gli anziani affetti da disturbi del sonno presentano una sopravvivenza inferiore rispetto ai coetanei senza tali disturbi, indipendentemente dalla presenza di altre variabili che potrebbero influenzare il rischio di morte.