Il consumo di sostanze psicoattive rappresenta un fenomeno diffuso, complesso e multiforme, rendendo difficoltose le possibilità preventive. L’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze ha pubblicato nel Novembre 2011 la Relazione annuale sull’evoluzione del fenomeno della droga nell’Unione Europea. Attraverso una survey condotta sulla base dei dati provenienti da fonti istituzionali e attraverso questionari, l’Osservatorio rivela come nella popolazione attiva italiana (15-64 anni) il 7% del campione abbia sperimentato cocaina, il 32% cannabis, l’1,29% eroina e il 2,8% ecstasy, amfetamine e altri stimolanti (si consideri che i dati relativi a oppiacei e droghe di sintesi si riferiscono alla relazione europea 2010, in quanto nella relazione 2011 non sono stati specificati i valori relativi ai singoli Paesi che non hanno mostrato differenze significative rispetto all’anno precedente); in tutti i gruppi è stata evidenziata la tendenza al policonsumo di sostanze, con percentuali che variano a seconda della droga principale consumata. Bisogna tenere conto, inoltre, di come il fenomeno del consumo di sostanze psicoattive si sia profondamente trasformato negli ultimi anni. Infatti, a seguito della massiccia diffusione sul mercato della cocaina e delle sostanze di sintesi, si è creata una nuova categoria di consumatore e attualmente si contraddistinguono accanto a percentuali elevate di poliassuntori, consumatori di sostanze stimolanti (soprattutto ecstasy e cocaina) e farmaci. Inoltre, poiché i fenomeni di uso e abuso di sostanze psicoattive si sono resi trasversali per età, sesso e strati sociali, si rende opportuna una visione più ampia del problema al fine di focalizzare maggiormente gli elementi che incidono su un fenomeno in continua evoluzione e cambiamento.