Esperienza post-marketing e di sicurezza clinica con sodio oxibato per il trattamento della sindrome da astinenza da alcol e il mantenimento dell’astensione in soggetti alcoldipendenti
Teo Vignoli
UO Dipendenze Patologiche
di Lugo (RA), AUSL Romagna
Giovanni Addolorato
UO di Alcologia
Reparto di Medicina Interna
Gastroenterologia ed Epatologia
Università Cattolica di Roma
Ospedale A Gemelli di Roma
Fondazione Policlinico
Universitario A Gemelli
IRCCS, Roma
Fabio Caputo
Centro Universitario
per lo Studio e il Trattamento
delle Patologie Alcol-Correlate
Dipartimento di Medicina
Traslazionale e per la Romagna
Università di Ferrara
UO Medicina Interna
Ospedale SS Annunziata
Cento, Università di Ferrara
Articolo di 8 pagine in formato digitale pdf
Questo studio analizza le esperienze post-marketing e di sicurezza clinica del trattamento con sodio oxibato (SMO) nel disturbo da uso di alcol (DUA). I dati di sicurezza per SMO, alla posologia approvata nel DUA, sono stati identificati: (i) dai registri delle sperimentazioni cliniche dei National Institutes of Health (NIH) negli Stati Uniti e dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), (ii) dai rapporti dalla letteratura biomedica e (iii) dalle informazioni sulla sicurezza di farmacovigilanza resi disponibili dall’EMA. I dati di sicurezza ricavati da 3 recenti grandi studi clinici randomizzati (520 partecipanti) e 43 studi clinici precedenti (2547 partecipanti) hanno mostrato che SMO ha un buon profilo di sicurezza nei pazienti con AUD. Il profilo di sicurezza è stato confermato dai dati di farmacovigilanza derivanti da 299.013 pazienti esposti a SMO in Austria e Italia. Le principali reazioni avverse sono state vertigini transitorie e capogiri. Solo raramente si sono verificati eventi avversi gravi e non è stato segnalato alcun decesso imputabile a SMO. Il rischio di abuso o dipendenza è basso nei pazienti senza comorbidità psichiatriche o poliabuso. Le reazioni avverse secondarie all’uso di SMO sono transitorie e non richiedono l’interruzione del trattamento. L’abuso o la dipendenza da SMO sono estremamente rari nei pazienti senza comorbidità psichiatriche o poliabuso.