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Il contributo dell'epidemiologia al concetto di dipendenza come malattia


Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara
Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze, OED Piemonte, Grugliasco (TO)


Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara


Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara

Articolo di 8 pagine in formato digitale pdf

Secondo una vecchia definizione del WHO, salute “è uno stato di completo benessere fisico, sociale e mentale e non solamente l’assenza di malattia o infermità”. Questa definizione includeva le risorse sociali, personali e le abilità fisiche necessarie per la vita quotidiana. La definizione si è evoluta e quella attuale non è altro che la realizzazione fisica, psicologica, sociale, spirituale ed economica del più completo potenziale di un individuo oltre che il completo raggiungimento delle proprie aspettative. Dato che la sostanza psicoattiva può arrivare a dominare completamente la vita di un soggetto dipendente da essa, fino alla virtuale esclusione di tutte le altre attività e responsabilità, è logico definire la dipendenza come uno stato di malessere o malattia o infermità, poiché impedisce il raggiungimento del massimo potenziale ed il compimento delle aspettative individuali. In questo quadro, il nostro lavoro si propone di valutare il contributo che l’epidemiologia può offrire alla definizione di dipendenza intesa come malattia, e quali cambiamenti ed aspettative dovrebbero conseguire nelle strategie di intervento, dalla completa adesione a questo concetto.