Tossicodipendenza e dolore
Mese: Dicembre
Anno: 2004
Volume: 12
Numero: 45
Pagine: 64
Prezzo: € 11
Editoriale
Dolore e castigo
Pier Paolo Pani
Farmacologia
Fisiopatologia del dolore e trattamento farmacologico
L'esperienza "dolore" varia tra gli individui e tra le culture; le influenze culturali del dolore modificano a loro volta la sua percezione da parte delle popolazioni di diverse culture. Un dolore eccessivo, o inappropriato, può determinare sintomi depressivi, ansia e una notevole riduzione della qualità della vita
Gian Luigi Gessa
Dipartimento di Neuroscienze "BB Brodie", Università di Cagliari
Società
Le vie del dolore sono infinite. Curiamo i dolori inutili
La lotta ai dolori non necessari, cioè quei dolori non più eliminabili perché non sono più eliminabili le cause che li hanno determinati, è un dovere morale prima ancora che un dovere civico. Esso ci impone di garantire una migliore qualità della vita nel rispetto della dignità dell'uomo
Domenico Gioffrè
Istituto di Biofisica CNR, Pisa
Terapia
L'uso degli oppiacei nel dolore cronico
...l'aver osservato e dimostrato che l'uso appropriato di oppiacei non si accompagna né allo sviluppo di tolleranza all'effetto analgesico né alla comparsa di sintomi tossicomanici nei soggetti trattati in maniera adeguata, ha consentito di ridimensionare uno dei tabù della medicina: il timore di rendere tossicodipendenti i pazienti affetti da dolore cronico
Carla Gambarana
Università di Siena
Terapia
Il trattamento del dolore nel tossicodipendente e nell'alcolista
In via generale sia il tossicodipendente che l'alcolista, anche in trattamento farmacologico, pur presentando una probabile alterata percezione dello stimolo doloroso, devono ricevere per il trattamento del dolore una terapia analgesica che non differisce sostanzialmente da quella riservata agli altri pazienti
Felice Nava
SerT ULSS 8, Castelfranco Veneto (TV)
Contributi
Lettera aperta a medici e altri operatori sanitari sul trattamento della sintomatologia dolorosa con agonisti oppioidi in corso di terapia con metadone
J. Thomas Payte
Colonial Management Group LP, Orlando, FL, USA
Esperienze - Proposte
Buprenorfina e gravidanza: case report
Dati scientifici derivati dalla letteratura internazionale suggeriscono che gli studi, sebbene non estesi, sull'uso della buprenorfina in gravidanza, in Paesi in cui esso è permesso, non hanno evidenziato una maggiore incidenza di effetti dannosi sul prodotto del concepimento, a fronte di una più bassa frequenza di sindrome astinenziale neonatale rispetto al metadone
Antonio Apicella
UO SerT DS 97 ASL SA/2, Salerno
Nino Caso
UO SerT DS 97 ASL SA/2, Salerno
Vincenzo Buoninfante
UO SerT DS 97 ASL SA/2, Salerno
Francesco Grieco
UO SerT DS 97 ASL SA/2, Salerno
Elisabetta Aricò
UO SerT DS 97 ASL SA/2, Salerno
Giulia Maria Calabrese
UO SerT DS 33 ASL CE/1, Marcianise (CE)
Anna Pizzirusso
UO SerT DS 76 ASL NA/4, Somma Vesuviana (NA)
Luigi Stella
UO SerT DS 76 ASL NA/4, Somma Vesuviana (NA)
Proposte, opinioni e riflessioni
Aspetti psicodinamici della correlazione tra personalità e addiction
In realtà le diverse osservazioni fatte, sia in campo psicoanalitico che in quello psichiatrico, hanno portato a escludere l'esistenza di una personalità tossicomanica, a favore invece di una concezione della tossicomania come di un fenomeno che sembra porsi in una relazione "possibile" con tutte e tre le strutture psichiche: nevrotiche, borderline, psicotiche
Vincenzo Caretti
Psicopatologia dello Sviluppo, Dipartimento di Psicologia, Università di Palermo
Giuseppe Craparo
Psicopatologia dello Sviluppo, Dipartimento di Psicologia, Università di Palermo
La pagina della SITD
A cura di Andrea Flego