Neuroetica delle dipendenze
Mese: Settembre
Anno: 2008
Volume: 16
Numero: 60
Pagine: 70
Prezzo: € 11
Editoriale
Le dipendenze: tra etica delle neuroscienze e neuroscienze dell'etica
Stefano Canali
Neuroetica
Dalla bioetica alla neuroetica e ritorno: temi, prospettive e controversie
Ciò che rende la neuroetica differente dalla bioetica è, per Levy, il fatto che la neuroetica metta in discussione alcune delle assunzioni che sono alla base della bioetica
Gilberto Corbellini
Sezione di Storia della Medicina, Università "La Sapienza", Roma
Neuroetica
Neurobiologia delle dipendenze: implicazioni per il controllo volontario del comportamento
Ciò che è più interessante è che le moderne definizioni di dipendenza si focalizzano direttamente sul tema del controllo volontario
Steven E. Hyman
Harvard University, Cambridge, MA, USA
Neuroetica
Farmacologia della compulsione? Aspetti neuroetici controversi del modello biomedico della dipendenza
La prima e principale conseguenza etica della nozione di dipendenza come patologia del cervello è che il tossicodipendente non dovrebbe essere ritenuto responsabile per la sua condizione e per i comportamenti legati alla ricerca e al consumo della sostanza
Stefano Canali
Università di Cassino
Neuroetica
Dipendenza, autonomia e azione estesa
Le inversioni delle preferenze, per lo meno quando significative, minano l'autonomia perché minano l'azione estesa
Neil Levy
University of Melbourne, Victoria, Australia
Neuroetica
Implicazioni etiche e politiche delle applicazioni della ricerca neurobiologica sulle dipendenze
Un problema fondamentale nei dibattiti sulle implicazioni etiche dell'approccio neuroscientifico alla tossicodipendenza è quanta "autonomia" il soggetto dipendente possegga, ovvero quanta capacità di compiere "scelte" libere e consapevoli
Adrian Carter
Queensland Brain Institute, University of Queensland, Brisbane, QLD, Australia
Benjamin Capps
Centre for Biomedical Ethics, National University of Singapore
Wayne Hall
School of Population Health, University of Queensland, Brisbane, QLD, Australia
Prevenzione
Percezione del rischio e stili educativi nella prevenzione degli incidenti stradali in adolescenza
Poiché la valutazione del rischio come più o meno grave è correlata con la tendenza ad evitarlo o a correrlo più facilmente, risulta indirettamente confermata l'ipotesi dello stile educativo autorevole come fattore di protezione contro i comportamenti a rischio adolescenziali
Mauro Pini
UF SerT ASL 6, Livorno - Cattedra di Psicologia dello Sviluppo, Università di Pisa
Elena Calamari
Cattedra di Psicologia Generale, Università di Pisa
Agnese Pietrelli
Cattedra di Psicologia Generale, Università di Pisa
Renzo Piz
UO Educazione alla Salute ASL 5, Pisa - Cattedra di Psicologia Sociale, Università di Pisa
La pagina della SITD
A cura di Andrea Flego